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Promotore della raccolta:
LIONS CLUB TORINO SOLFERINO c/o Associazione Lions per la Solidarietà Onlus

Premessa:
Helen Keller, l’insegnante statunitense sorda e cieca che ha ispirato il film “Anna dei miracoli”, in un discorso fatto ai Soci Lions nella Convention del 1925 li esortò a diventare “cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre”. E’ da sempre quindi che i Lions, accogliendo questo invito, hanno posto al centro del loro interesse i non vedenti. Uno dei nostri service più importanti è infatti l’addestramento di cani guida nel centro di Limbiate.

Obiettivo iniziale:
Poiché non tutti i ciechi hanno la possibilità di accudire un cane, abbiamo deciso di lanciare una raccolta fondi per l’acquisto di bastoni elettronici BEL, Bastone Elettronico Lions che, tramite segnali ad ultrasuoni, consentono di individuare ostacoli a terra e in aria. Nostro obiettivo iniziale è raccogliere 5.000 euro per l’acquisto di 3 bastoni. Il costo di ogni bastone è comprensivo non solo del dispositivo ma del training al non vedente ad opera di personale specializzato.

Beneficiari:
Persone non vedenti individuate dall’Unione Italiana Ciechi di Torino, che avalla la nostra iniziativa.

Obiettivo prossimo futuro:
Qualora le vostre donazioni fossero particolarmente generose ci proponiamo di utilizzare per i non vedenti il denaro raccolto in eccedenza rispetto ai 5.000 euro, acquistando altri bastoni elettronici e/o contribuendo all’acquisto di un cane per ciechi.

In generale, cos’è il BEL e come funziona:
Il BEL, Bastone Elettronico Lions, è un’apparecchiatura che permette alle persone cieche (o ipovedenti gravi) di potersi muovere con maggiore autonomia e sicurezza, facilitandone la qualità della vita e un miglior inserimento sociale.

Il principio è molto semplice! E’ lo stesso che usano i pipistrelli in natura, i radar in aviazione, ormai tutte le recenti automobili quando sono in retromarcia, le attuali macchine fotografiche per mettere a fuoco l’immagine.
Basta “lanciare un segnale” in avanti e misurare se ritorna indietro, di rimbalzo e riflesso, un altro segnale: vuol dire che di fronte, ad una certa distanza, vi è un ostacolo!
Certo, le modalità possono essere diverse: si possono usare “segnali” di diversa natura quali raggi infrarossi, laser, ultrasuoni, ecc., ma il principio resta identico. Ed il tempo che il segnale impiega a ritornare indietro, di rimbalzo, fornisce la misura della distanza che intercorre fra l’apparecchiatura e l’ostacolo. Occorre quindi decidere come comunicare al cieco la presenza di un ostacolo. Due i sistemi: una vibrazione (segnale tattile) oppure un suono (segnale acustico).
Si preferisce, in genere, la vibrazione poiché è talora difficile, in ambienti rumorosi quali le nostre strade o luoghi affollati, percepire bene il suono dell’apparecchiatura. Inoltre, le persone non vedenti utilizzano spesso l’udito per raccogliere preziose informazioni sull’ambiente che le circonda, ed un segnale sonoro in più, emesso dall’apparecchiatura, potrebbe interferire con tale esigenza. E’ anche nota la maggiore sensibilità tattile che si acquisisce quando, ad esempio, si è seguito un corso di linguaggio Braille.